Così ti racconto di noi…

Archivio per aprile, 2015

Adesso basta!!! le bugie hanno le gambe corte

liarIn questi giorni al cinema stanno mandando Fast & Furious 7 uno dei film che tu R. mi hai chiesto di voler andare a vedere. Nel film uno degli attori morto durante le riprese è stato sostituito da una controfigura. Cos’è la controfigura? Allora nel cinema la controfigura è un’attore o un professionista utilizzato in sostituzione dell’attore principale magari se ci sono scene particolarmente pericolose o anche soltanto se l’attore principale chiede di essere sostituito su quella particolare scena magari per non esporsi a rischi. Normalmente la controfigura farà in modo da assomigliare il più possibile all’attore principale. Ora magari vi starete domandando che c’entra questo in questa ingarbugliata storia familiare beh è il mio modo di vedere alcuni atteggiamenti specie di te R. Mi accorgo che sempre di più tu stia lasciando spazio alla personalità della tua mamma rinunciando al tuo IO vero e proprio. Lo fai quando parli, quando ti atteggi ad adulto e lo fai anche nel modo di parlare con vocaboli non propriamente riconducibili ad un bambino di 10 anni.

Sono passati più di tre mesi da quando il nostro rapporto è andato in caduta libera, siamo passati dal vederci circa 15/17 giorni al mese al nulla più assoluto. Per diritto di cronaca non proprio nulla nulla perchè comunque sia capendo il vostro stato emotivo ho preferito malgrado il vostro rifiuto di essere presente in tutte le giornate in cui sareste dovuti stare con me e mi avete visto fuori dalla scuola agitare la mano verso la maestra per permettervi di uscire al suono della campanella. Ad ogni occasione ho cercato di mantenere il sorriso che mi contraddistingue malgrado i vostri insulti rivolti anche alla presenza degli altri genitori e delle maestre dispiaciuti al posto mio. Sono stato accondiscendente alle vostre richieste o dovrei dire ricatti, ed ogni campanella è stata seguita dalla richiesta di chiamare la mamma ed ogni volta la telefonata con la richiesta di non voler stare con papà è stata esaudita. Non sono bastati i richiami di altre mamme che vi hanno visto in difficoltà emotiva e conoscono sia me che mamma e non sono bastati i consigli delle maestre testimoni di comportamenti aggressivi di te R. nei miei confronti. Per un attimo però ho cominciato a sperare…..

A seguito della sentenza e delle perizie che disegnavano la vostra mamma come la responsabile del vostro disagio anche nel rapporto padre figli e che identificavano me come un punto di riferimento responsabile adeguato e positivo per la vostra crescita tanto da “bloccare” la richiesta di un vostro trasferimento in G. sono stati predisposti degli incontri con i servizi sociali di C. Inizialmente sembravano non dare nessun frutto perchè la metodologia scelta inizialmente era quella di “incontri familiari” dove io mamma e voi ci trovavamo tutti insieme in una stanza, poi i servizi pare si siano accorti che non era quella la chiave per ripristinare il nostro rapporto e coerentemente con le richieste del tribunale hanno predisposto degli incontri individuali per voi due. Avendo creato un rapporto positivo con i psicoterapeuti del servizio ci è stato proposto di continuare gli incontri poichè potevano dare dei frutti e nelle settimane scorse è stato dato a mamma un “out out” che prevedeva il suo impegno a far riprendere gli incontri con il papà intervenendo invece di continuare a dirvi che siete liberi di scegliere se andare o no con me, “obbligandola” ad agevolare i contatti telefonici oramai ridotti al “non vogliamo parlare con te” tutto magitralmente ripetuto in viva voce e senza l’intervento alcuno e come per magia la sera stessa in cui si è svolto l’incontro sono riuscito a parlare con entrambi. Avevate talmente tante cose che volevate dirmi che sono andato in confusione…..sembrava che l’intervento della vostra madre avesse spostato quell’interruttore che fino a pochi istanti prima non ci permetteva di amarci. La sera ho pianto dalla felicità ed il mercoledì in cui ci siamo incontrati ho gioito nel rivedervi abbracciati a me. J. tu sei stato eccezionale, oramai “autorizzato” a volermi bene con la mamma fuori dalla scuola per vedere cosa facevate hai cancellato con una spugnetta il pregresso mi hai tenuto per mano dicendomi papà oggi mi devi accompagnare all’allenamento e devi stare seduto sul secondo gradino a guardarmi! Poi rivolgendoti a mamma le hai detto: il pensierino di pasqua lo voglio dare a papà perchè quello di natale l’ho dato a te! R. invece avendo un conflitto di lealtà estremamente forte hai avuto qualche difficoltà ed hai preferito andare in macchina con mamma. Il mio sorriso poi, da costruito si è trasformato in reale quando alla fine dell’allenamento siete saliti in macchina per rimettere piede in casa mia……sulla strada non avete preso respiro quante erano le cose che volevate dirmi,i miei, invece erano respiri grossi grossi di felicità. Arrivati R. hai scartato i regali del tuo compleanno oramai impolverati perchè alcuni di essi da mesi aspettavano di essere aperti e via con salti di gioia yuhu! beh potrei mettere un punto e lasciare tra i post tristi uno con il lieto fine……e si non mi sono dimenticato del lieto fine……quello che ha aperto le porte a questo blog! ma ahimè ancora deve venire il tempo in cui possiamo gioire serenamente senza che questo dia fastidio. Niente allora continuo….purtroppo.

Arriviamo a venerdì e siamo pronti per passare insieme il fine settimana pasquale in cui J. non fa altro che ricordarmi della grigliata con amici che dobbiamo organizzare per la domenica di pasqua. Ci troviamo tutti insieme a cenare a casa e poi a giocare e poi a guardarci un cartone e poi a saltare sul lettone e poi a svegliarci con una bella tazza di latte e poi tutti e tre di fronte allo specchio con il viso tutto sporco di dentifricio. Poi però pomeriggio R. hai voluto andare dalla mamma e con la serenità di sempre ti ho accompagnato. Ho pensato avessi bisogno di tempo…..di più tempo. Ma la sera sono ricominciati i tuoi insulti, qualcuno ha fatto scattare quello stotz…ti ho dato la buonanotte per telefono ricordandoti come faccio ogni sera che ti voglio bene, poi ho chiuso quella saudace che mi prendeva e mi sono concentrato sul fatto che a casa c’era un birbantello che aveva la stessa voglia di stare con me che sembrava fosse andata perduta. La mattina di domenica con J. abbiamo preparato tutto per la maxi grigliata con amici ed all’arrivo dei più piccoli J. ha iniziato a giocare in mille modi diversi. Io ti ho chiamato R. per invitarti nuovamente e dopo qualche tentennamento sei arrivato a casa ed hai iniziato a giocare anche tu con tutti quanti. Ci siamo divertiti avete mangiato la pasta al forno di papà e messo sotto i denti tutta la carne che avevamo preparato, poi passeggiatina tutti insieme compresi i nostri amici ed i nostri cani per digerire e poi….. e poi…… mi è andato tutto di traverso! Al ritorno è scattato nuovamente lo stotz. Abbiamo chiamato mamma ma non hai voluto attendere nemmeno un secondo e sei scappato di casa. Ho provato a trattenerti perchè le macchine sfrecciavano al alta velocità e mi sono preso la mia razione di pugni e graffi di cui ancora porto i segni sulla fronte. All’arrivo della mamma eri sicuramente agitato ma nulla mi faceva pensare all’epilogo. Mamma dopo essersi consultata con te per due secondi è scesa dalla macchina per una delle sue scenate minacciando di chiamare i carabinieri. Ha aspettato in macchina per diversi minuti e dopo è corsa via con te….

J. è rimasto a giocare senza accorgersi di nulla ma i miei amici sono rimasti basiti perchè testimoni di quello che era accaduto del tuo e del mio comportamento ma soprattutto di quello di mamma che non ha voluto nemmeno spiegazioni da parte di un’amico. Io sicuramente conoscendola non avrei mostrato il fianco ai suoi comportamenti.

Mentre con J. i giorni seguenti sono passati sereni tra conversazioni telefoniche riprese alla grande e l’incontro di mercoledì (il successivo) tu R. hai rifiutato di parlarmi al telefono salvo poi alla fine dell’allenamento esserti aggregato a me e J. per il mitico panino al mc.donald. Sulla macchina il tuo atteggiamento R. è stato strano…. mi hai detto che il ritorno a casa mia era come se fosse stata una recita (parole che avrai sentito o che avranno inculcato) mi hai detto che la domenica sei stato con mamma al pronto soccorso, che mi hai denunciato, e che ti hanno dato 7 giorni di prognosi. Poi hai ripreso a scherzare e parlare con me come non fosse successo nulla. Mi hai spiazzato certo, ma ho pensato ad una bugia. Non potevo credere ad una denuncia del lesioni che non ho commesso.

R. ma quanto sei compromesso da questa situazione? Mah. La mia fortuna che casa era piena di altre persone che potranno dire come sono andati realmente i fatti, quello che è sicuro è che si è toccato il fondo e da adesso in avanti non intendo perdonare più il comportamento di vostra madre che vi sta devastando. Non perdonerò più nessuno ed una volta che potrò leggere il certificato denuncerò anche il medico.

Oggi il mio legale mi ha confermato della denuncia e della richiesta del legale di mamma di vietare altri incontri con il papà. I servizi invece continuano a dire che il loro mandato è quello di permettere questi incontri.

Le ha provate proprio tutte ma è ora di porre fine a questa storia….quindi è possibile che apparirò ai vostri occhi un papà ancora più orco di come la mamma mi ha descitto fino ad adesso ma sono intenzionato a seguire i consigli del mio avvocato che già in passato mi spingeva a non essere morbido nei confronti della donna che sta rovinando i miei figli. Adesso, purtroppo, sarete nuovamente all’interno del vortice quello che io non volevo. Avevo scelto di seguire il consiglio degli assistenti sociali che mi dicevano di tentare la loro strada al posto di quella legale adesso però anche loro dovranno spero al più presto relazionare tutto quello che hanno visto in voi ed in noi genitori per rendere finalmente più chiara la situazione. Sarà il caso che una volta per tutte anche il giudice chiamato ad intervenire in questa vicenda faccia il suo lavoro senza tentennamenti di sorta. Ragazzi, il lieto fine è solo posticipato….mi spiace per la sofferenza che state vivendo ma vi voglio bene e vi starò vicino.